Posts Tagged ‘Roman Polanski’
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In Nicheldome on 30 gennaio 2020 at 15:36

Laurent Lafitte
Dopo il suicidio del professore in una classe di alunni con un quoziente intellettivo più alto della media, viene chiamato a sostituirlo il giovane Pierre (Laurent Lafitte), quarantenne precario che comunque sa il fatto suo. Non ci mette molto Pierre, infatti, a capire che in quella classe c’è un più ristretto gruppo di alunni che gli darà problemi. Leggi il seguito di questo post »
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1950, 1953, 1954, 1955, 1956, 1957, 1958, 1959, Albania, Algeria, Alvise Orfanelli, Andrzej Wajda, argentina, cina, Corea del Sud, cuba, Edvin Laine, egitto, Fidel Castro, Finlandia, Fulgencio Batista, Gamal Abdel Nasser, GERMANIA OVEST, Grecia, Ingmar Bergman, Jean-Luc Godard, Jerzy Kavalerovicz, Jin Shan, Jorge Luis Borges, Juan Domingo Perón, Leopoldo Torre-Nilson, Libia, Luis Buñuel, Marocco, messico, Mondo Cinema, Nouvelle Vague, Paul May, polonia, René Vautier, Rivoluzione, Roman Polanski, Shui Hua, Stalin, Svezia, Svizzera, Tahar Cheriaa, Tunisia, turchia, u.r.s.s., Victor Sjöström, Wang Bin
In Il Tempo Ritrovato on 12 dicembre 2019 at 15:37

Cenere e diamanti (1958)
In Polonia dopo la morte di Iosif Stalin in URSS, cui segue un periodo di disgelo in quasi tutti i paesi satelliti del blocco dell’Est, esordisce con il film Generazione (1955) un regista presto simbolo del realismo politico polacco: Andrzej Witold Wajda che dirige poi anche importanti film come I dannati di Varsavia (1957) e Cenere e diamanti (1958). È in questo decennio che s’intensifica la qualità produttiva del gruppo cinematografico di Kadr, diretto da Jerzy Kavalerovicz, e dal quale esce il regista Roman Polanski. È il cinema polacco di questo decennio soprattutto (e che prosegue anche in quello seguente) ad influenzare maggiormente tutto il cinema e la narrazione cinematografica dell’Est. Leggi il seguito di questo post »
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1923, 1945, 1950, 1952, 1953, 1954, 1955, 1956, 1957, 1958, 1959, Albania, Alvise Orfanelli, Andrzej Wajda, argentina, cina, Corea del Sud, cuba, Edvin Laine, egitto, Fidel Castro, Finlandia, Fulgencio Batista, Gamal Abdel Nasser, Gianni Vernuccio, Grecia, Ingmar Bergman, Jean-Luc Godard, Jerzy Kavalerovicz, Jin Shan, Jorge Luis Borges, Juan Domingo Perón, Leopoldo Torre-Nilsson, Luis Buñuel, messico, Mondo Cinema, Nouvelle Vague, Paul May, polonia, realismo politico, Repubblica Federale Tedesca, Rivoluzione, Roman Polanski, satira, Shui Hua, Stalin, Svezia, Svizzera, Tahar Cheriaa, Tunisia, turchia, UFA, Victor Sjöström, Wang Bin, Youssef Chahine, Yūsuf Shāhīn
In Il Tempo Ritrovato on 6 settembre 2019 at 11:44

Cenere e diamanti (1958)
Anche in Polonia dopo la morte di Stalin in URSS, segue un periodo di disgelo come in quasi tutti i paesi satelliti del blocco dell’Est, ed esordisce con il film Generazione (1955) un regista presto simbolo del realismo politico polacco: Andrzej Wajda che dirige poi anche importanti film come I dannati di Varsavia (1957) e il plastico Cenere e diamanti (1958). Leggi il seguito di questo post »
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Charles Manson, dario argento, Drammatico, genere horror, George A. Romero, Ira Levin, Mia Farrow, New York, Roman Polanski, Rosemary, Ruth Gordon, Sam O’Steen, Sharon Tate, tobe hooper, Tony Curtis, Videodrome, William Castle
In Nicheldome on 8 dicembre 2014 at 15:17
Rosemary’s baby – Roman Polanski (U.S.A. – 1968 – 137′ col.)
Attori: Mia Farrow, John Cassavetes, Ruth Gordon, Sidney Blekmer, Patsy Kelly, Ralph Bellamy, Charles Grodin, Maurice Evans
Per far girare il primo film americano al regista polacco Roman Polanski, reduce da tre esperienze in Gran Bretagna, fu utilizzato un tranello: Leggi il seguito di questo post »
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