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In Il Tempo Ritrovato on 1 luglio 2018 at 12:45

Female Robin Hood (1947) di Ren Pengnian
Ad Hong Kong melodrammi e commedie arricchiscono il panorama cinematografico nazionale. Un melodramma politico di rilievo è Villaggio natale tra le nuvole bianche (1940) di Situ Huimin. Alla fine del decennio l’industria raggiunge alti livelli di produzione cinematografica e nelle sale spopola il genere cappa e spada (wuxiapian in lingua mandarina), basato sull’unione delle arti marziali e le leggende più classiche asiatiche. Female Robin Hood (1947) di Ren Pengnian, regista cinese trasferitosi in questo paese, è uno dei primi esempi di questo genere, anche se l’ispirazione è decisamente internazionale. Life and death (1949) di Zhu Shilin, regista di Shangai anch’esso trasferitosi a Hong Kong, impiega effetti di sovrimpressioni mai utilizzati nel cinema orientale fino a questo momento. Il regista Zhu Shilin è anche uno degli autori principali del melo sociale realizzato ad Hong Kong.
In Spagna il paese nel 1942 si dichiara neutrale nel conflitto della Seconda Guerra Mondiale ed apre ufficialmente le porte al cinema americano. Nel dopoguerra, compresa l’importanza del cinema soprattutto come immagine che un paese dà di sé all’estero, l’uso della censura e la creazione della Scuola nazionale di cinema danno vita a diverse co-produzioni con paesi alleati quali l’Italia ed il Portogallo, ma solo a fini commerciali e per prodotti di facile consumo e non troppo impegnati politicamente. Leggi il seguito di questo post »
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1930, 1935, 1936, 1939, Abdelaziz Hassine, Adolf Hitler, Ahmed Galal, Albania, Alexander Ford, Antonio Salazar, Ardeshir M. Irani, Belgio, Brasile, casa di produzione, cinema muto, Commedia, dittatore, egitto, Finlandia, Francisco Elias, Francisco Franco, Fritz Kramp, genere cinematografico, Georges Derocles, Giappone, Guerra, Gustav Machatý, Henri Storck, Hong Kong, Humberto Mauro, india, Kamal Selim, Kenji Mizoguchi, Luis Buñuel, Martin Fric, messico, Mohamed Karim, Mondo Cinema, musical, Nikkatsu, nudo, Oum Kalthoum, Pál Fejős, polonia, Porno, portogallo, primo film, repubblica cecoslovacca, Sonoro, Spagna, storia del cinema, Svezia, Tunisia, ungheria, Yasujirō Ozu
In Il Tempo Ritrovato on 13 dicembre 2014 at 13:37
In India il primo film sonoro è Alam Ara (1931) di Ardeshir M. Irani, ma l’enorme varietà di lingue utilizzate nel paese rende difficile la diffusione e accettazione del cinema sonorizzato. È soprattutto per questa differenza linguistica che il paese si specializza invece soprattutto nel genere musical ed in film ballati. Leggi il seguito di questo post »
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1896, 1897, 1907, Albania, Albert Samama-Chikli, Algeria, argentina, Aziz Bandarli, cina, danimarca, De chomon, dianying, Documentario, Eduardo Jimeno, egitto, Félix Mesguich, Liang Shaobo, Lumière, Manaki, Mario Gallo, Marocco, Milton Manaki, Mondo Cinema, Ole Olsen, portogallo, Russia, Spagna, Tunisia, Umberto Dorés
In Il Tempo Ritrovato on 2 settembre 2011 at 20:51
In Spagna la prima pellicola prodotta, sicuramente ispirata all’idea Lumière del cinema,è Uscita della messa dei dodici dalla Chiesa del Pilar di Saragozza (1896) di Eduardo Jimeno, il quale realizza questo filmato non appena aver acquistato una macchina da presa proprio dai fratelli Lumiere. Nel 1897 è costruita
e brevettata invece la prima macchina da presa spagnola, per mano di Fructuoso Gelabert, il quale realizza anche il primo film iberico a soggetto: Rissa in un caffè (1897). Dieci anni dopo nel 1907 è realizzata la prima pellicola con base scritta, con una sceneggiatura cioè, Terra baja (1907) di Angel Guimerà. Alla fine del decennio il regista Segundo de Chomòn realizza il filmato d’animazione El hotel electrico (1908) dove oggetti inanimati danno l’impressione di muoversi, per la prima volta, perché filmati fotogramma per fotogramma (tecnica chiamata stop motion). Il seguente Viaggio al centro della Terra (1909) sempre di de Chomòn, mostra invece per la prima volta sullo schermo i cavernicoli, definendoli così nell’immaginario collettivo. Leggi il seguito di questo post »
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