In Canada nel 1952 il regista Norman McLaren, dopo essersi dedicato per anni alla tecnica della stop motion animation, realizza il film Neighbours.
Intanto il mercato è notevolmente ingrassato della cinematografia americana, anche se la produzione nazionale riesce comunque a specializzarsi in un’altissima scuola di documentari molto simile a quella che negli stessi anni si sta affermando a New York con una nuova corrente di filmmakers. Leggi il seguito di questo post »
Dopo il disumano disastro causato dalle bombe atomiche sganciate dagli americani su Nagasaki e Hiroshima nel decennio precedente, il destino si mostra più clemente con il paese che ritrova l’abbondanza della coltura del riso e soprattutto la stabilità della moneta sui mercati internazionali. Gli Anni 50 del cinema giapponese si aprono con il capolavoro di Akira KurosawaRashomon (1950), vincitore del Leone d’oro alla Mostra Internazionale del cinema di Venezia, e con la prima pellicola a colori di questo paese, Karumen kokyo ni kaeru (1951) di Keisuke Kinoshita. Leggi il seguito di questo post »
Per tutti quelli che almeno una volta nella loro vita si sono ritrovati a fare un’intervista, pubblico un brevissimo stralcio dal documentario Diretto da John Ford (1971) di Peter Bogdanovich e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia di quell’anno. Una intervista davvero impossibile, ma per questo anche molto divertente.
Un interessante tweet che mette in parallelo il prossimo film di Luca Guadagnino, Suspiria (in concorso alla 75° Mostra del Cinema di Venezia e previsto in sala a novembre) con uno dei massimi film horror di genere giapponesi Kwaidan (1965) di Masaki Kobayashi. Impressionante la somiglianza di molti frame.
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