L’ultima pellicola con struttura occidentale è realizzata proprio all’inizio del decennio, La ragazza dai capelli bianchi (1950) di Wang BineShui Hua, opera che comunque riprende il mito dell’eroe in chiave femminile, ed al servizio della rivoluzione ovviamente. Questo accade perché molte delle prodizioni inizate nell’anno prima, vengono terminate dopo la liberazione dai giapponesi, con il risultato che spesso molti film hanno il finale cambiato, al servizio degli eventi storici e politici. Né è un ulteriore esempio anche Vita di un poliziotto a Pechino (1950) Shi Hui.
In Polonia dopo la morte di IosifStalinin URSS, cui segue un periodo di disgelo in quasi tutti i paesi satelliti del blocco dell’Est, esordisce con il film Generazione (1955) un regista presto simbolo del realismo politico polacco: Andrzej Witold Wajda che dirige poi anche importanti film come I dannati di Varsavia (1957) e Cenere e diamanti (1958). È in questo decennio che s’intensifica la qualità produttiva del gruppo cinematografico di Kadr, diretto da Jerzy Kavalerovicz, e dal quale esce il regista Roman Polanski. È il cinema polacco di questo decennio soprattutto (e che prosegue anche in quello seguente) ad influenzare maggiormente tutto il cinema e la narrazione cinematografica dell’Est. Leggi il seguito di questo post »
Anche in Poloniadopo la morte di Stalinin URSS, segue un periodo di disgelo come in quasi tutti i paesi satelliti del blocco dell’Est, ed esordisce con il film Generazione (1955) un regista presto simbolo del realismo politico polacco: Andrzej Wajda che dirige poi anche importanti film come I dannati di Varsavia (1957) e il plastico Cenere e diamanti (1958). Leggi il seguito di questo post »