1923, 1945, 1950, 1952, 1953, 1954, 1955, 1956, 1957, 1958, 1959, Albania, Alvise Orfanelli, Andrzej Wajda, argentina, cina, Corea del Sud, cuba, Edvin Laine, egitto, Fidel Castro, Finlandia, Fulgencio Batista, Gamal Abdel Nasser, Gianni Vernuccio, Grecia, Ingmar Bergman, Jean-Luc Godard, Jerzy Kavalerovicz, Jin Shan, Jorge Luis Borges, Juan Domingo Perón, Leopoldo Torre-Nilsson, Luis Buñuel, messico, Mondo Cinema, Nouvelle Vague, Paul May, polonia, realismo politico, Repubblica Federale Tedesca, Rivoluzione, Roman Polanski, satira, Shui Hua, Stalin, Svezia, Svizzera, Tahar Cheriaa, Tunisia, turchia, UFA, Victor Sjöström, Wang Bin, Youssef Chahine, Yūsuf Shāhīn
In Il Tempo Ritrovato on 6 settembre 2019 at 11:44

Cenere e diamanti (1958)
Anche in Polonia dopo la morte di Stalin in URSS, segue un periodo di disgelo come in quasi tutti i paesi satelliti del blocco dell’Est, ed esordisce con il film Generazione (1955) un regista presto simbolo del realismo politico polacco: Andrzej Wajda che dirige poi anche importanti film come I dannati di Varsavia (1957) e il plastico Cenere e diamanti (1958). Leggi il seguito di questo post »
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1922, 1923, 1925, 1926, 1927, 1929, Albert Samama-Chikli, Aziza Amir, Carl Theodor Dreyer, Cavalcanti, Documentario, drifters, fantasy, film muto, gran bretagna, Haydée-Chikli, Hitchcock, John Grierson, Kenji Mizoguchi, Mohammed Bayoumi, Nanook, Nikkatsu, Pat e Patachon, Paul Rotha, Pengnian, Robert J. Flaherty, Rotha, scuola del documentario, Sjöström, Sun Yu, Tunisia, Victor Rosito, Wedad Orfi, Zalacain
In Il Tempo Ritrovato on 15 aprile 2013 at 13:50

Il Pensionante (1926)
In Gran Bretagna il numero d’importazioni cinematografiche di produzione americana rischia di cancellare le realtà artistiche locali, tanto che fino al 1925 per quel che riguarda le produzioni britanniche non si tratta altro che di pellicole mediocri e dirette da registi piuttosto borghesi. Leggi il seguito di questo post »
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