Living Cinema

Il melodramma dell’uomo anfibio.

In Il Tempo Ritrovato, Videodrome on 11 marzo 2020 at 16:26

a4241f8e4d7269a21fde47129a13e5e1Nelle acque di una piccola cittadina di mare, che vive della pesca di perle da ostriche, si muove  liberamente un uomo per metà pesce, e che quelli del villaggio credono sia un diavolo marino. In realtà si tratta di Ittiandro, il figlio di uno scienziato che, per salvarlo da una grave malattia quando era bambino, gli ha sostituito i polmoni malati con delle branchie di pesce. Il risultato è che il ragazzo, ormai cresciuto, può vivere in acqua così come sulla terra ferma, della quale prova però anche molta nostalgia.

Uomo-anfibio1962Respinto da quelli del posto come se fosse una maledizione, il diavolo di mare suscita  invece l’interesse dell’avido e maligno don Pedro, il quale vorrebbe catturarlo per sfruttarne le capacità subacquee e raccogliere più perle. Nei piani di don Pedro c’è anche il matrimonio con la giovane Guttiere, come pegno che il padre di lei deve pagare dopo essersi indebitato. Di Guttiere però si innamora anche Ittiandro dopo averla salvata dalla minaccia di uno squalo. Per amore di lei il giovane anfibio decide di abbandonare il mare per andare in paese alla ricerca della ragazza.

unnamedNei piani del padre di Ittiandro invece c’è il progetto di colonizzare l’oceano, con la speranza di creare una società migliore di quella della terra ferma. L’uomo decide di svelare il suo sogno a Olsen, giornalista del quale ha stima, ed al quale presenta anche Ittiandro come esempio vivente del suo progetto. Anche Olsen è innamorato di Guttiere, ma la ragazza sta cedendo man mano alla corte del giovane uomo anfibio.

amphibian_man-01-scaled1000Tra tentativi di acchiappare l’uomo anfibio, l’interesse della polizia nel caos che si sta formando nella piccola cittadina, e il crollo del sogno utopistico dello scienziato, i tre giovani uomini si contendono l’amore della bella Guttiere, destinata a fare da ago della bilancia ai destini dei tre protagonisti.

E’ già di per se strano doverne parlare in questi termini, ma di fronte ad un film come questo, non si può che iniziare partendo che dalle conclusioni. Che film è dunque L’uomo anfibio diretto da Vladimir Chebotaryov e Gennadiy Kazanskiy e prodotto nel 1962 niente meno che in Unione Sovietica?

Alexander_Belayev

Aleksandr Belyaev

Sulla carta doveva essere sicuramente un film di fantascienza, tratto da un racconto del prolifico Aleksandr Belyaev, con un potenziale abbastanza classico come quello della mutazione scientifica.

a_keteltu_emberNella pratica L’uomo anfibio è un film con qualche difficoltà, che mantiene tutte le premesse del genere ma che poi sceglie la strada del melodramma sentimentale fatto di primi piani al sole e vibranti occhi azzurri.

unnamedNon è solo questa forte scelta a confondere la visione, quanto una messa in scena abbastanza surreale: la storia è ambientato in un paese spagnolo, e quindi abbiamo a che fare con i protagonisti dai tratti russi (biondi e occhi chiari, o comunque tagli orientali) e tutto il resto del cast che è un misto di indiani vestiti con sombrero e forse qualche turco. La macchinosità della storia (troppa carne al fuoco), associata alla macchinosità della messa in scena, non sono aiutate nemmeno dalla fotografia, in alcune sequenze (sopratutto esterni mare) in grande difficoltà con la continuità tra una inquadratura e un’altra.

Anche la scena della lotta contro lo squalo meritava qualcosa di più, essendo l’unico momento vero di azione del film.

Aquaman_Vol_1_1Ho pensato allora che il film poteva essere una risposta commerciale al fumetto americano Aquaman, creato nel 1941 ma che ha esordito come singolo eroe proprio nel 1962, o ancora di più, che ci fosse un messaggio politico forte, visto che il film è ambientato in un paese di lingua spagnola, e i fatti di Cuba del 1961 avevano appena inaugurato uno dei momenti più tesi tra Stati Uniti e Unione Sovietica, invece alla fine ho pensato che si tratti di un film senza un vero e proprio obiettivo che quello di intrattenere, cosa già di per se difficile in Unione Sovietica.

Anche il messaggio circa la società utopica è abbastanza ambiguo, ma è abbastanza chiaro invece il messaggio contro la manipolazione genetica.

sourceInteressante la scena del sogno, con la danza in acqua dei due amanti come fossero pesci, e anche la sequenza del recupero sott’acqua, dove per un attimo si è sentita forte la magia (probabilmente involontaria) di un film come L’Atalante (1934) di Jean Vigo, che ha fatto dell’acqua proprio il suo elemento principale.

 

Chelovek-Amfibiya (questo il titolo originale del film) è invece un film destinato probabilmente ad un pubblico femminile, composto in special modo da donne circondate da più pretendenti.

buona visione.

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