
Moacyr Barbosa
Un cortometraggio brasiliano, anno 1988, sulla finale di Coppa del Mondo del 1950 persa dalla Seleção contro l’Uruguay. Storia di un tifoso di calcio paranoico che non ha accettato quella sconfitta. Interessante esperimento di docufiction dei registi De Ana Luiza Azevedo e Jorge Furtado,
che in realtà riescono anche a rifinire un piccolo ritratto del grande Moacyr Barbosa, portiere che in quella finale subì i 2 goal che segnarono la sconfitta per la sua squadra, da paese organizzatore contro gli acerrimi rivali.
Malinconico, divertente, sperimentale.